Transizione 5.0: tutte le FAQ aggiornate
Sicuro di sapere già tutto sulla rivoluzione che ha come protagonista l’industria italiana?
Il Piano di Transizione 5.0 rappresenta una rivoluzione nel modo in cui concepiamo la produzione industriale. Andando oltre l'automazione e l'intelligenza artificiale tipiche dell'Industria 4.0, questa nuova era pone al centro dell'attenzione l'essere umano e la sostenibilità.
Cos'è l'Industria 5.0?
Se l'Industria 4.0 ha digitalizzato i processi produttivi, l'Industria 5.0 li umanizza, combinando l'efficienza delle tecnologie con il valore del lavoro umano e il rispetto per l'ambiente. Si tratta di un modello di produzione che pone l'uomo al centro, valorizzandone le competenze e promuovendo la formazione ed il benessere dei lavoratori.
Il 2 Novembre 2024 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato un aggiornamento delle FAQ sul Piano Transizione 5.0. Questa versione fornisce chiarimenti dettagliati su tutti gli aspetti del Piano, dalla procedura di accesso agli incentivi fino ai controlli e alle verifiche.
Andiamo a vedere insieme quali sono le domande più frequenti.
Qual è l’obiettivo del Piano Transizione 5.0?
Il Piano offre un supporto concreto alle imprese che intendono investire in progetti di innovazione e sostenibilità, agevolando la transizione verso un modello produttivo più efficiente sotto il profilo energetico.
In cosa consiste il Piano Transizione 5.0?
L'incentivo prevede un credito d'imposta per le imprese che investono in innovazione e efficienza energetica. Possono beneficiare dell'agevolazione i progetti avviati nel 2024 e conclusi entro il 2025, che comportino una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% (o del 5% per i singoli processi produttivi). Raggiungendo questo obiettivo, le imprese potranno accedere ad ulteriori incentivi per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e per la formazione del personale.
Quando il progetto si intende completato?
La data di conclusione di un progetto di innovazione coincide con la data di ultimazione del suo ultimo investimento. Tale data è determinata come segue:
- Investimenti in beni materiali e immateriali: alla data di effettuazione dell'investimento secondo le disposizioni del TUIR.
- Investimenti in impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili: alla data di fine lavori.
- Investimenti in formazione: alla data di sostenimento dell'esame finale.
Chi può accedere all’agevolazione?
Possono accedere all'incentivo tutte le imprese con sede legale in Italia, comprese le filiali di aziende straniere. Sono escluse le imprese in difficoltà finanziaria, quelle con sanzioni penali e quelle che non rispettano le norme sulla sicurezza sul lavoro e sui pagamenti dei contributi.
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Quale documentazione l’impresa è tenuta a conservare?
L'impresa è tenuta a conservare e a rendere disponibili per i controlli tutti i documenti che provano la correttezza delle informazioni dichiarate. In particolare, è necessario conservare:
- Documentazione tecnica del progetto (studi di fattibilità, perizie, ecc.)
- Documenti economici (preventivi, fatture, certificazioni contabili)
- Documentazione amministrativa (contratti, documenti di trasporto)
Cosa si intende per struttura produttiva?
Ai fini del Piano Transizione 5.0, si definisce struttura produttiva un complesso immobiliare, costituito da una o più unità locali, destinato alla produzione di beni o all'erogazione di servizi. Tale struttura deve essere autonoma dal punto di vista tecnico, funzionale e organizzativo, e deve rappresentare un centro di imputazione dei costi.
Cosa si intende per processo produttivo?
Processo produttivo è tutto ciò che avviene in un'azienda per trasformare materie prime o informazioni in prodotti o servizi finiti. Ad esempio, una catena di montaggio o un servizio di assistenza clienti sono considerati processi produttivi.
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Cosa succede se i costi ammissibili effettivamente sostenuti risultano differenti rispetto ai costi ammissibili preventivati?
Adeguamento del credito d'imposta: In seguito alla comunicazione di avanzamento e di completamento, il credito d'imposta sarà determinato in base ai costi ammissibili effettivamente sostenuti. Nel caso in cui tali costi siano inferiori a quelli preventivati, il credito d'imposta sarà ricalcolato proporzionalmente. Si precisa che le variazioni di costo non possono incidere sulla natura dei beni agevolati, come definiti dagli articoli 6 e 7 del DM "Transizione 5.0".
Come si utilizza il credito maturato?
Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile in una o più quote entro la data del 31/12/2025 nel modello F24 presentato tramite i servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate, decorsi 5 giorni dalla regolare trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate da parte del GSE. 28 L’eventuale credito non ancora utilizzato alla data del 31/12/2025 è riportato in avanti ed è utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo.
Cosa succede se la mia attività produce molti rifiuti pericolosi e voglio comunque usufruire del credito d'imposta del Piano Transizione 5.0?
Per poter usufruire del credito d'imposta, le aziende devono generalmente rispettare determinati requisiti ambientali. Se la tua attività produce una quantità significativa di rifiuti pericolosi, potrebbe non soddisfare questi requisiti.
Esistono però delle eccezioni:
- Aziende non soggette a PRTR: Se la tua azienda non è tenuta a registrare le emissioni inquinanti (PRTR), puoi comunque beneficiare del credito d'imposta se dimostri di aver adottato misure per ridurre l'impatto ambientale.
- Aziende soggette a PRTR: Se la tua azienda è tenuta a registrare le emissioni inquinanti, devi dimostrare di aver adottato misure per ridurre l'impatto ambientale e di aver messo in atto un piano di gestione dei rifiuti pericolosi.
Per capire se la tua azienda può beneficiare del credito d'imposta, è fondamentale valutare attentamente i requisiti specificati nel decreto interministeriale e, se necessario, consultare un esperto per una valutazione più accurata della tua situazione.
Il Piano Transizione 5.0 offre alle imprese italiane un'opportunità unica per innovare, crescere e contribuire alla sostenibilità ambientale. Cogliendo le agevolazioni previste, le aziende possono migliorare la propria competitività e rafforzare il made in Italy a livello internazionale
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